Scopri come coltivare e curare la Bocca di Leone (Antirrhinum majus), una pianta dai fiori vivaci, ideale per abbellire ogni spazio esterno.

La Bocca di Leone (Antirrhinum majus) è una pianta ornamentale molto apprezzata per i suoi fiori dai colori brillanti e dalla forma inconfondibile, che ricorda una piccola bocca che si apre se pizzicata ai lati. Originaria del bacino del Mediterraneo, è facile da coltivare e molto decorativa, perfetta sia per giardini che per balconi e terrazzi. Grazie alla sua lunga fioritura e alla resistenza, è amata da giardinieri esperti e principianti.
Caratteristiche di Bocca di Leone
La Bocca di Leone è una pianta erbacea perenne nelle zone a clima mite, ma viene spesso coltivata come annuale. Può raggiungere un’altezza compresa tra i 30 cm e 1 metro, a seconda della varietà. I fusti sono eretti e ramificati, mentre le foglie sono lanceolate e di un verde intenso. I fiori, veri protagonisti, si presentano in spighe compatte e sfoggiano tonalità che spaziano dal bianco al rosso, dal giallo al fucsia, spesso bicolori. La fioritura è lunga e avviene da primavera fino all’autunno inoltrato.
Coltivazione
Coltivare la Bocca di Leone è semplice e gratificante. Si può partire da semi, da piantine acquistate o da talee. Se si sceglie la semina, va effettuata tra gennaio e marzo in semenzaio, per poi trapiantare in piena terra o in vaso una volta che le temperature si stabilizzano. Le varietà più basse si adattano meglio ai contenitori, mentre quelle più alte sono ideali per bordure e aiuole.
Esposizione
La Bocca di Leone ama il sole. Per ottenere una fioritura abbondante e duratura, è importante posizionarla in un luogo ben esposto, dove riceva almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno. Tuttavia, tollera anche la mezz’ombra, soprattutto nelle ore più calde dell’estate.
Potatura
La potatura è utile per stimolare nuove fioriture. È consigliabile eliminare regolarmente i fiori appassiti per evitare che la pianta disperda energie nella produzione di semi. Inoltre, una potatura leggera dei rami sfioriti favorisce una forma più compatta e ordinata.
Rinvaso
Se coltivata in vaso, la Bocca di Leone va rinvasata quando le radici escono dai fori di drenaggio o se il contenitore appare troppo piccolo. Il periodo ideale per il rinvaso è la primavera, utilizzando un terriccio leggero e ben drenato. È importante scegliere un vaso leggermente più grande e con fori per evitare ristagni d’acqua.
Concimazione
Per sostenere la crescita e la fioritura, è utile concimare la pianta ogni 15-20 giorni durante la stagione vegetativa, usando un fertilizzante liquido per piante da fiore, ricco in potassio e fosforo. Evitare un eccesso di azoto, che favorirebbe solo lo sviluppo delle foglie a discapito dei fiori.
Irrigazione
La Bocca di Leone richiede annaffiature regolari, ma senza eccessi. Il terreno deve essere mantenuto umido, ma mai fradicio. In estate, durante i periodi più caldi, può essere necessario irrigare quotidianamente, preferibilmente al mattino presto o alla sera. È importante evitare che l’acqua ristagni nel sottovaso.
Parassiti e malattie
Tra i nemici più comuni troviamo afidi, ragnetto rosso e mosche bianche, che si combattono con insetticidi naturali o specifici. Attenzione anche ai marciumi radicali, spesso causati da un’eccessiva irrigazione o da un terreno poco drenante. La ruggine e l’oidio possono colpire le foglie, soprattutto in condizioni di umidità stagnante.
Moltiplicazione
La Bocca di Leone si moltiplica facilmente per seme. Dopo la fioritura, si possono raccogliere i piccoli semi contenuti nei baccelli e conservarli in luogo fresco e asciutto per la semina successiva. Alcune varietà possono anche essere propagate per talea, da prelevare in estate e far radicare in acqua o in sabbia umida.
Questa pianta, semplice da gestire ma di grande impatto visivo, è perfetta per chi desidera un tocco di colore duraturo nel proprio spazio verde, con poche cure e tante soddisfazioni.