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Cipresso comune: l’eleganza sempreverde che caratterizza paesaggi e giardini

Cipresso comune: l’eleganza sempreverde che caratterizza paesaggi e giardini
Photo by Hans – Pixabay
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Scopri il Cupressus sempervirens, simbolo del paesaggio mediterraneo, perfetto per delimitare viali, creare barriere verdi e dare struttura al tuo spazio verde.

Cipresso comune: l’eleganza sempreverde che caratterizza paesaggi e giardini
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Il cipresso comune, conosciuto scientificamente come Cupressus sempervirens, è una delle conifere ornamentali più riconoscibili del Mediterraneo. Diffuso soprattutto in Italia, in particolare in Toscana, questo albero sempreverde è apprezzato per il suo portamento slanciato e la capacità di resistere a condizioni climatiche difficili. Oltre a rappresentare un elemento di forte valore paesaggistico e culturale, è anche molto utile per creare frangivento naturali, siepi alte o barriere visive. Facile da coltivare, il cipresso si adatta bene sia ai grandi giardini che agli spazi più strutturati, portando con sé un’aura di maestosità e ordine.

Caratteristiche di Cipresso comune

Il Cupressus sempervirens è un albero sempreverde dalla chioma compatta e dal portamento tipicamente colonnare o piramidale. Può superare i 20 metri di altezza e vivere per secoli, se ben curato. Le foglie, di colore verde scuro e di consistenza squamosa, sono disposte in rami fitti che lo rendono ideale anche per schermature verdi. Produce piccoli coni legnosi, detti galbuli, che contengono i semi. Una delle sue caratteristiche più interessanti è la resistenza alla siccità e ai suoli poveri, che ne fanno una scelta adatta anche a zone difficili. Esistono due principali varietà: il Cupressus sempervirens stricta, con forma stretta e verticale, e il Cupressus sempervirens horizontalis, con rami più aperti e allargati.

Coltivazione

Il cipresso comune è una pianta che non richiede particolari attenzioni, ma dà ottimi risultati se piantato nel periodo giusto e in un terreno adeguato. La messa a dimora va effettuata in autunno o all’inizio della primavera, in buche ben drenate e profonde. Pur adattandosi a diversi tipi di suolo, predilige quelli ben drenati e leggermente calcarei. Per ottenere un effetto decorativo ordinato, soprattutto nelle siepi, è importante rispettare una distanza minima tra gli esemplari, generalmente di 1-2 metri a seconda della varietà.

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Photo by stux – Pixabay

Esposizione

Il Cupressus sempervirens preferisce posizioni soleggiate o in leggera mezz’ombra. Ha una buona resistenza al vento, motivo per cui viene spesso utilizzato come frangivento nei giardini esposti. Teme l’umidità stagnante e i ristagni d’acqua, ma sopporta bene sia il caldo intenso che le gelate invernali. In contesti urbani, resiste anche a un certo livello di inquinamento atmosferico.

Potatura

La potatura del cipresso non è indispensabile, ma può essere utile per contenerne la crescita o mantenere una forma compatta, soprattutto negli esemplari coltivati in siepe. Il periodo migliore per intervenire è la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, evitando i mesi più caldi. Le potature devono essere leggere e mai troppo drastiche, per non stressare la pianta e causare disseccamenti interni.

Rinvaso

Coltivare un cipresso comune in vaso è possibile, soprattutto nelle prime fasi di vita, ma con l’idea di trapiantarlo successivamente in piena terra. Nei vasi, il rinvaso va effettuato ogni 2-3 anni, utilizzando un contenitore di dimensioni maggiori e un terriccio ben drenante. È importante garantire un buon drenaggio sul fondo per evitare l’accumulo di umidità. Una volta raggiunte dimensioni consistenti, è preferibile spostarlo in giardino.

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Concimazione

La concimazione non è sempre necessaria, ma può essere utile in fase di crescita o per sostenere esemplari coltivati in terreni poveri. In primavera si può distribuire un fertilizzante granulare a lenta cessione specifico per conifere o piante verdi. In alternativa, si può utilizzare compost ben maturo alla base della pianta. Evitare eccessi di azoto, che potrebbero stimolare una crescita troppo rapida e meno compatta.

Irrigazione

Una volta ben radicato, il cipresso tollera lunghi periodi di siccità e richiede irrigazioni solo in caso di prolungata assenza di piogge. Nei primi anni dalla messa a dimora, è bene irrigare con regolarità durante i mesi caldi. Le piante in vaso, invece, vanno controllate più spesso, soprattutto in estate, facendo attenzione a non lasciare acqua stagnante nei sottovasi.

Parassiti e malattie

Il cipresso comune può essere soggetto al cancro del cipresso (causato dal fungo Seiridium cardinale), una malattia temuta che provoca il disseccamento dei rami. È importante rimuovere e bruciare i rami colpiti, evitando di potare con attrezzi non disinfettati. Altri problemi possono includere attacchi di afidi o cocciniglie. La prevenzione si basa su una buona ventilazione, il controllo dell’umidità e, se necessario, trattamenti mirati.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del Cupressus sempervirens avviene principalmente per seme, da effettuare in primavera dopo un breve periodo di stratificazione fredda. Tuttavia, per ottenere piante identiche alla pianta madre, è preferibile utilizzare la talea semilegnosa, prelevata in estate. Le talee vanno piantate in un substrato sabbioso, mantenuto umido fino all’emissione delle radici.