Scopri tutto quello che c’è da sapere sul filodendro eretto, una pianta tropicale robusta e decorativa perfetta per dare carattere agli ambienti interni.

Il filodendro eretto, noto scientificamente come Philodendron bipinnatifidum, è una delle piante tropicali più apprezzate per la sua presenza scenografica e per la facilità di cura. Originario delle zone calde e umide del Sud America, si distingue per le grandi foglie lobate e per un portamento verticale che lo rende protagonista in qualsiasi stanza. È una pianta ideale sia per chi è alle prime armi che per chi desidera un elemento d’arredo naturale dall’aspetto esotico.
Caratteristiche del Filodendro eretto
Il filodendro eretto è una pianta sempreverde con foglie grandi, lucide e profondamente incise, capaci di raggiungere dimensioni notevoli in ambienti favorevoli. Il portamento è eretto, sostenuto da un fusto robusto che con il tempo può diventare legnoso. La pianta tende a svilupparsi in larghezza, creando un effetto pieno e lussureggiante. Si tratta di una specie longeva, che può vivere molti anni e diventare un vero pezzo d’arredo verde.
Coltivazione
Coltivare il filodendro eretto non è complicato: si adatta bene agli ambienti interni e cresce in modo costante durante la bella stagione. Ama un clima caldo e umido, tipico delle sue origini tropicali, ma tollera anche condizioni domestiche meno ideali. È importante scegliere un terriccio morbido, fertile e ben drenato, preferibilmente arricchito con materiale organico. La pianta cresce meglio in contenitori ampi che le permettono di espandersi.
Esposizione
Il filodendro eretto predilige una luce intensa ma filtrata, evitando il sole diretto che potrebbe bruciare le foglie. Può adattarsi anche a zone più ombreggiate, ma la crescita sarà più lenta e le foglie potrebbero risultare meno sviluppate. L’ideale è collocarlo vicino a una finestra luminosa con tenda leggera o in un punto della stanza ben illuminato ma non esposto ai raggi diretti.
Potatura
La potatura per il filodendro eretto è minima e serve principalmente a rimuovere foglie secche o danneggiate. È possibile intervenire anche per contenere leggermente le dimensioni della pianta, soprattutto se coltivata in ambienti piccoli. Tagli netti e puliti, eseguiti con forbici disinfettate, aiutano a mantenere la pianta sana e ordinata.

Rinvaso
Il rinvaso va effettuato ogni 1-2 anni, in primavera, quando le radici iniziano a fuoriuscire dal vaso o la crescita sembra rallentata. Scegliere un contenitore di qualche centimetro più grande e utilizzare un terriccio ricco e drenante. Il filodendro eretto beneficia molto del rinvaso perché gli permette di svilupparsi vigorosamente.
Concimazione
Durante il periodo di crescita, da primavera ad estate, è utile fornire un concime liquido per piante verdi ogni due settimane. L’apporto di nutrienti favorisce la formazione di nuove foglie e aiuta la pianta a mantenere un colore intenso e brillante. In autunno e inverno la concimazione può essere sospesa o ridotta.
Irrigazione
Il filodendro eretto richiede annaffiature regolari ma non abbondanti. Il terreno deve rimanere leggermente umido, evitando ristagni che potrebbero causare marciumi radicali. Lasciar asciugare i primi centimetri di terriccio tra un’irrigazione e l’altra. Nei mesi più caldi, l’umidità ambientale può essere aumentata con nebulizzazioni leggere sulle foglie.

Parassiti e malattie
È una pianta generalmente resistente, ma può essere attaccata da cocciniglia, acari o afidi, soprattutto in ambienti troppo secchi. Controllare regolarmente le foglie, soprattutto nella pagina inferiore, e intervenire con prodotti specifici o rimedi naturali come il sapone morbido potassico. L’eccesso di acqua può invece favorire marciumi e funghi.
Moltiplicazione
La moltiplicazione del filodendro eretto avviene principalmente per talea. È possibile prelevare una porzione di fusto con almeno un nodo e una foglia, da far radicare in acqua o in un substrato leggero. Con le giuste condizioni di umidità e temperatura, la talea radicherà in poche settimane, dando origine a una nuova pianta.
