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La Cina e il sorprendente stallo delle emissioni di CO2: una transizione verso il futuro sostenibile?

La Cina e il sorprendente stallo delle emissioni di CO2: una transizione verso il futuro sostenibile?
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Negli ultimi tempi, la Cina ci ha abituato a un continuo crescendo in termini di emissioni di anidride carbonica, ma qualcosa sembra finalmente in controtendenza. Grazie a interessanti sviluppi nel settore delle energie rinnovabili, le emissioni di CO2 nel Paese sono rimaste ferme, o persino diminuite, negli ultimi 18 mesi. Questa è una delle scoperte più importanti rivelate da una recente analisi del Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA) sul portale Carbon Brief.

Emissioni di CO2 della Cina: una stabilità significativa

Il viaggio verso un migliore equilibrio ambientale in Cina viene sostenuto, in gran parte, dalle innovative iniziative nel campo delle energie rinnovabili. In effetti, l’adozione di energia solare ed eolica ha registrato un vero e proprio boom, con una crescita impressionante del 46% e dell’11% rispettivamente nel terzo trimestre dell’anno. Ciò ha permesso di mantenere invariate le emissioni legate alla produzione energetica, nonostante un aumento della domanda di elettricità. Un altro contributo importante a questa tendenza è l’uso crescente di veicoli elettrici, che ha condotto a un calo del 5% delle emissioni nel settore dei trasporti rispetto all’anno precedente.

Parlando di numeri, la Cina ha incrementato di ben 240 gigawatt la propria capacità solare e di 61 gigawatt quella eolica nei primi nove mesi del 2025. Questo slancio verso le energie verdi suggerisce che il Paese potrebbe battere un nuovo record nelle rinnovabili entro la fine dell’anno. Nonostante tutto, le emissioni stabili si verificano in un panorama complesso dove la domanda di petrolio diminuisce nel settore dei trasporti ma cresce altrove, come ad esempio nei comparti della plastica e della chimica.

Il futuro energetico della Cina: un picco più vicino?

Il presidente cinese Xi Jinping ha recentemente dichiarato che nei prossimi dieci anni Pechino prevede un taglio delle emissioni di gas serra del 7-10% rispetto a un massimo non ancora definito. L’affermazione fa eco a un’ambizione più ampia: raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060. Tuttavia, per evitare un disastro ambientale, diversi analisti suggeriscono una riduzione del 30% delle emissioni. Riuscirà dunque la Cina a superare le aspettative ancora una volta, come fatto in passato con altri obiettivi ecologici?

Le informazioni attuali non permettono di prevedere con sicurezza l’andamento futuro, ma la possibilità di assistere a una diminuzione annua delle emissioni appare sempre più concreta. I dati di settembre 2025, che mostrano una riduzione del 3% rispetto all’anno precedente, aprono prospettive incoraggianti per il futuro prossimo.

Prospettive per il 2025: tra sfide e opportunità

Si attendono con grande interesse le cifre del quarto trimestre del 2025, che risulteranno decisive per determinare se le emissioni annue della Cina saranno diminuite o meno. Tuttavia, considerando come nei mesi estivi vi sia una tendenza all’aumento della domanda energetica che cala poi successivamente, c’è ottimismo intorno alla possibilità di registrare un calo annuo significativo.

Nonostante l’abbraccio alle rinnovabili, permane l’interrogativo sul raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’intensità di carbonio – ossia il rapporto tra emissioni di CO2 e PIL – per il periodo 2020-2025. La Cina mira a una riduzione del 65% entro il 2030, rispetto al livello del 2005. Tuttavia, la vera risposta sulla concretezza di questo impegno arriverà solo con l’approvazione del quindicesimo piano quinquennale previsto per il ciclo 2026-2030. Osservando i progressi attuali, con tutte le variabili in gioco, ci si chiede quale sarà realmente il passo finale del dragone cinese nel suo viaggio verso un futuro più verde.

Fonte: www.rinnovabili.it