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Pavimentazione da giardino: quando serve un permesso e quando no

Pavimentazione da giardino: quando serve un permesso e quando no
Photo by Bernhard_Schuermann – Pixabay
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Dalla ghiaia al cemento, tutto quello che c’è da sapere per rifare il pavimento esterno in modo regolare e senza rischi.

Pavimentazione da giardino: quando serve un permesso e quando no
Photo by Bernhard_Schuermann – Pixabay

Avere un giardino è una fortuna, soprattutto quando arriva la bella stagione. Ma attenzione: anche se si tratta di proprietà privata, non tutto è concesso quando si parla di interventi edilizi. La pavimentazione degli spazi esterni, ad esempio, rientra tra quei lavori che possono essere eseguiti liberamente solo in presenza di determinate condizioni. La regola base? Se non cambia la destinazione d’uso dell’area e non si compromette la permeabilità del terreno, l’intervento può rientrare nell’edilizia libera. In caso contrario, scatta l’obbligo di presentare una pratica edilizia.

Estate, tempo di lavori: occhio a materiali e limiti

L’estate è la stagione ideale per sistemare giardini, terrazzi e cortili. Non sorprende che proprio in questo periodo aumentino i dubbi legati alla pavimentazione esterna. Le soluzioni disponibili sono molte: dalla ghiaia al legno, dal cemento al gres, ogni materiale ha pro e contro. Ma oltre all’estetica e ai costi, è fondamentale considerare un altro aspetto: l’impatto sull’ambiente circostante. Una pavimentazione drenante, ad esempio, consente all’acqua di filtrare nel terreno, mentre una copertura rigida e impermeabile può alterare il naturale deflusso delle acque e richiedere quindi un permesso specifico.

Cosa dice la legge: edilizia libera o autorizzazione?

Una sentenza del Tar di Trento (2025) ha fatto chiarezza: la pavimentazione in area pertinenziale è considerata edilizia libera solo se non altera in modo significativo la permeabilità del suolo e non modifica la destinazione d’uso. In parole semplici: se si posa una pavimentazione che non trasforma il giardino in parcheggio, dependance o area abitativa, non serve nessun permesso. Tuttavia, è necessario rispettare anche altri parametri: normative antisismiche, paesaggistiche, igienico-sanitarie, di efficienza energetica e di sicurezza.

Meglio informarsi prima di iniziare i lavori

Pavimentazione da giardino: quando serve un permesso e quando no
Photo by Huskyherz – Pixabay

Se l’intervento è semplice e poco invasivo, come la posa di lastre rimovibili o di ghiaia, si può procedere in autonomia. Diverso è il caso di strutture più complesse, come gazebi ancorati, casette da giardino, muri di cinta o verande, che possono richiedere permessi specifici a seconda del contesto urbanistico. Il consiglio è sempre lo stesso: consultare l’ufficio tecnico del Comune o un professionista prima di iniziare i lavori. In questo modo si evitano sanzioni e, peggio ancora, la rimozione obbligatoria delle opere già realizzate.