Non sempre serve un’autorizzazione per arricchire il proprio spazio esterno: ecco quali strutture si possono installare senza pratiche edilizie, e quando invece bisogna rivolgersi a un tecnico.

Abbellire il proprio giardino con strutture funzionali o decorative è una pratica sempre più diffusa, ma spesso ci si dimentica che anche per gli elementi da esterno esistono regole precise da rispettare. La normativa distingue infatti tra interventi che rientrano nell’Edilizia Libera e quelli che necessitano di permessi. Quando si parla di Edilizia Libera, si fa riferimento a tutte quelle installazioni che:
- sono rimovibili, cioè facilmente spostabili senza opere murarie,
- non sono fissate al suolo in modo permanente,
- non costituiscono volumi chiusi,
- hanno dimensioni contenute,
- sono realizzate con materiali leggeri e facilmente rimovibili.
In tutti gli altri casi—strutture fisse, voluminose o costruite in muratura—non si può procedere senza aver prima ottenuto un titolo abilitativo.
Gli elementi da valutare con attenzione
Nel progettare uno spazio esterno, è fondamentale chiedersi se gli elementi che si intende installare richiedano autorizzazioni. Alcuni esempi comuni da valutare attentamente includono:
- barbecue in muratura,
- gazebi, pergolati e tettoie,
- piscine, anche se smontabili,
- casette degli attrezzi o sull’albero,
- verande e serre,
- fontane, sculture, fioriere,
- panchine fisse o ancorate al suolo,
- spazi gioco per bambini.
Se queste strutture sono temporanee, leggere e non ancorate stabilmente, rientrano in genere nell’Edilizia Libera. Al contrario, quando sono fisse, grandi o in muratura, l’installazione sarà soggetta a normativa edilizia.
Quando serve un’autorizzazione edilizia?

Se il tuo intervento non rientra nell’Edilizia Libera, è obbligatorio procedere secondo quanto previsto dal Testo Unico dell’Edilizia. A seconda del tipo di opera e delle caratteristiche del Comune in cui si trova l’immobile, sarà necessario presentare:
- una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata),
- una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività),
- o richiedere un vero e proprio Permesso di Costruire.
Il coinvolgimento di un tecnico abilitato—geometra, architetto o ingegnere—è fondamentale per valutare correttamente la situazione, verificare eventuali vincoli paesaggistici e predisporre la documentazione necessaria.
Meglio informarsi prima che pagare dopo
Procedere senza i permessi richiesti può portare a sanzioni amministrative pesanti, che variano da 1.000 a oltre 10.000 euro, e nei casi più gravi anche all’obbligo di demolizione delle opere. Per questo è sempre consigliabile, in caso di dubbio, rivolgersi a un professionista, che potrà valutare il progetto e guidare nelle pratiche. In definitiva, migliorare il proprio giardino è possibile e gratificante, ma va fatto nel rispetto della legge, per evitare spiacevoli sorprese e vivere lo spazio esterno con serenità.