Scopri come coltivare e prenderti cura dell’Acer palmatum, l’albero ornamentale che affascina per le sue forme delicate e le tonalità vivaci.

L’Acero giapponese, noto anche con il nome scientifico Acer palmatum, è una delle piante ornamentali più amate per la bellezza delle sue foglie e il suo portamento elegante. Originario del Giappone, della Corea e della Cina, questo piccolo albero o arbusto riesce a trasformare qualunque angolo verde in uno spazio suggestivo, grazie alle sue sfumature che cambiano con le stagioni: dal verde primaverile al rosso acceso dell’autunno. Perfetto per giardini zen, terrazze e balconi, è apprezzato anche da chi si avvicina al giardinaggio per la prima volta.
Caratteristiche di Acer palmatum
L’Acero giapponese si presenta con una struttura slanciata e rami sottili che si diramano con eleganza. Le foglie, generalmente palmate e profondamente lobate, variano molto per forma e colore a seconda della varietà. Si va dal verde tenue al rosso porpora, con cambi di tonalità spettacolari in autunno. Raggiunge al massimo i 6-8 metri di altezza, rendendolo adatto anche a spazi ridotti. Il ritmo di crescita è piuttosto lento, caratteristica che ne facilita la gestione e lo rende ideale anche per la coltivazione in vaso o in piccoli giardini.
Coltivazione
Coltivare l’Acer palmatum richiede qualche attenzione, ma non è un’impresa riservata agli esperti. La pianta preferisce terreni ben drenati, leggermente acidi e ricchi di sostanza organica. Evita terreni calcarei, che possono causare clorosi fogliare. La messa a dimora può essere effettuata in autunno o a fine inverno, scegliendo una posizione riparata dal vento. Nei primi anni, è utile proteggere le radici dal gelo con una pacciamatura leggera.
Esposizione
L’esposizione ideale per l’Acero giapponese è in mezz’ombra: troppo sole diretto, soprattutto nelle ore più calde, può bruciare le foglie, mentre un’ombra eccessiva ne penalizza i colori. In zone molto calde, è consigliabile posizionarlo dove riceva luce al mattino e ombra nel pomeriggio. Nei climi più freschi, può tollerare anche esposizioni più luminose, purché sia ben irrigato.
Potatura
L’Acero giapponese non richiede potature drastiche. Si interviene soprattutto per rimuovere rami secchi o danneggiati, o per alleggerire la chioma nei mesi invernali. È importante evitare tagli pesanti, che possono indebolire la pianta. La potatura deve essere fatta con attrezzi ben affilati e disinfettati, preferibilmente tra fine inverno e inizio primavera, prima del risveglio vegetativo.
Rinvaso
Se coltivato in vaso, l’Acer palmatum va rinvasato ogni 2-3 anni, preferibilmente in primavera. È fondamentale scegliere un contenitore leggermente più grande del precedente, con un buon drenaggio. Il nuovo substrato deve essere fresco, ben aerato e leggermente acido. Durante il rinvaso, si possono potare leggermente le radici per stimolare la crescita.
Concimazione
La concimazione è essenziale per mantenere la pianta vigorosa. In primavera e inizio estate si possono usare concimi a lenta cessione specifici per piante acidofile, ricchi in azoto, fosforo e potassio. In autunno, è meglio sospendere la concimazione per non stimolare una crescita fuori stagione. Attenzione a non eccedere: un eccesso di nutrienti può compromettere la colorazione delle foglie.
Irrigazione
L’Acer palmatum ha bisogno di annaffiature regolari, specialmente nei periodi caldi e secchi. Il terreno va mantenuto umido ma non inzuppato. L’irrigazione deve essere più frequente per le piante in vaso, che si disidratano più rapidamente. Meglio evitare i ristagni idrici, dannosi per le radici. Acqua piovana o non calcarea è ideale per non alterare il pH del terreno.

Parassiti e malattie
Questa pianta è generalmente resistente, ma può essere attaccata da afidi, cocciniglie o acari, soprattutto in ambienti secchi. Le foglie possono ingiallire per clorosi da carenza di ferro, legata a suoli troppo alcalini. L’oidio, un fungo che provoca una patina bianca sulle foglie, può comparire in caso di umidità stagnante. La prevenzione, con buone pratiche di coltivazione, è sempre la strategia migliore.
Moltiplicazione
L’Acer palmatum può essere propagato per seme, ma il metodo più efficace è la talea, da prelevare in estate. I vivaisti usano spesso l’innesto per garantire varietà stabili. La semina richiede pazienza, poiché i semi hanno bisogno di una stratificazione a freddo per germogliare. Le talee, invece, radicano più facilmente se trattate con ormone radicante e tenute in ambiente umido.