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Calendula, il fiore solare che cura e decora: come coltivarla con successo

Calendula, il fiore solare che cura e decora: come coltivarla con successo
Photo by Araneel – Pixabay
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Nota per i suoi fiori vivaci e le proprietà benefiche, la Calendula è una pianta facile da coltivare e ideale per ogni giardino o balcone.

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La calendula (Calendula officinalis) è una pianta erbacea molto apprezzata per i suoi colori brillanti e per le sue straordinarie qualità officinali. Originaria dell’area mediterranea, viene coltivata sia per scopi ornamentali sia per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie. È un fiore che non passa inosservato: resistente, generoso nella fioritura e poco esigente, la calendula è perfetta per chi desidera abbellire uno spazio verde con semplicità, ottenendo al tempo stesso benefici per la salute e l’ambiente.

Caratteristiche della Calendula

La calendula è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Raggiunge un’altezza variabile tra i 30 e i 60 cm, con fusti ramificati e foglie verde chiaro, leggermente pelose. I fiori, simili a piccole margherite, vanno dal giallo intenso all’arancio vivo e compaiono dalla primavera fino ai primi freddi. Oltre al loro valore ornamentale, i petali della calendula sono edibili e ricchi di principi attivi utili per preparazioni cosmetiche e medicinali.

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Coltivazione

La coltivazione della calendula è semplice e adatta anche a chi non ha molta esperienza nel giardinaggio. Può essere seminata direttamente in piena terra o in vaso, preferibilmente in primavera, quando le temperature si stabilizzano sopra i 15 °C. Il terreno ideale è ben drenato, leggero e ricco di sostanza organica. La crescita è rapida, e nel giro di poche settimane i primi fiori cominceranno a sbocciare.

Esposizione

La calendula ama la luce e il sole diretto: più ore di sole riceve, più abbondante sarà la fioritura. Tuttavia, riesce a tollerare anche zone a mezz’ombra, pur con una fioritura meno intensa. È una pianta che si adatta facilmente a diverse condizioni climatiche, purché non sia esposta a gelate prolungate o eccessiva umidità.

Potatura

Non richiede una vera e propria potatura, ma è utile rimuovere regolarmente i fiori appassiti per stimolare nuove fioriture. Questo semplice gesto aiuta anche a mantenere la pianta ordinata e a prevenire l’insorgere di malattie fungine. Se la pianta tende a svilupparsi troppo in altezza, si possono accorciare i fusti per favorire una crescita più compatta.

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Rinvaso

Quando coltivata in vaso, la calendula può richiedere un rinvaso annuale, soprattutto se le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio o se il terreno si è impoverito. Il periodo migliore per il rinvaso è l’inizio della primavera. È consigliabile scegliere un contenitore leggermente più grande del precedente e utilizzare un terriccio fresco e ben drenato.

Concimazione

La calendula non è una pianta particolarmente esigente in termini di nutrienti, ma beneficia di una concimazione leggera ogni 3-4 settimane durante il periodo di crescita e fioritura. Si possono utilizzare fertilizzanti liquidi per piante da fiore o compost maturo mescolato al terreno. Evitare eccessi, che potrebbero favorire lo sviluppo di foglie a discapito dei fiori.

Irrigazione

Le annaffiature devono essere regolari ma non abbondanti. Il terreno va mantenuto leggermente umido, evitando però ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici. Durante i mesi più caldi, è bene irrigare con maggiore frequenza, sempre verificando che il substrato sia ben asciutto tra un’annaffiatura e l’altra.

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Parassiti e malattie

La calendula è generalmente resistente, ma può essere attaccata da afidi, oidio (mal bianco) e lumache. Per contrastare questi problemi, si possono utilizzare rimedi naturali come il sapone di Marsiglia diluito o l’infuso d’aglio. Un buon drenaggio e l’eliminazione dei fiori secchi aiutano inoltre a prevenire le malattie fungine.

Moltiplicazione

La calendula si moltiplica facilmente per seme. Basta raccogliere i semi a fine estate, quando i fiori sono completamente secchi, e conservarli in un luogo fresco e asciutto. In primavera, si possono seminare direttamente all’aperto o in semenzaio. La germinazione è rapida, e i primi germogli compariranno già dopo una settimana circa.