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Enagra comune: la pianta dai fiori gialli e dai mille benefici

Enagra comune: la pianta dai fiori gialli e dai mille benefici
Photo by Nennieinszweidrei – Pixabay
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Scopri come coltivare e prenderti cura dell’Enagra comune (Oenothera biennis), una pianta dai bellissimi fiori gialli e dalle preziose proprietà benefiche.

Enagra comune: la pianta dai fiori gialli e dai mille benefici
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L’Enagra comune, conosciuta anche con il nome scientifico Oenothera biennis, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Onagraceae. Originaria del Nord America, è apprezzata sia per il suo valore ornamentale, grazie ai vivaci fiori giallo oro che si aprono al tramonto, sia per le sue note proprietà terapeutiche. Dalla spremitura dei suoi semi si ottiene infatti un olio ricco di acidi grassi essenziali, impiegato nella cosmesi e nella fitoterapia per migliorare l’elasticità della pelle e alleviare disturbi ormonali.

Caratteristiche dell’Enagra comune

L’Enagra comune è una pianta biennale che può raggiungere anche 1,5 metri di altezza. Nel primo anno sviluppa una rosetta di foglie basali, mentre nel secondo produce un lungo fusto eretto con foglie lanceolate e numerosi fiori profumati che sbocciano durante l’estate. I fiori, di un intenso giallo brillante, si aprono al calar del sole e si richiudono al mattino, attirando falene e altri insetti notturni. Dopo la fioritura, la pianta forma capsule contenenti piccoli semi bruni, dai quali si estrae il celebre olio di enotera.

Coltivazione

Coltivare l’Enagra comune è semplice, anche per chi non ha grande esperienza. Si può seminare direttamente in piena terra in primavera o in autunno, in un terreno ben drenato e sciolto. Predilige suoli sabbiosi o ghiaiosi, ma si adatta facilmente a diverse tipologie di terreno, purché non siano soggetti a ristagni idrici. Una volta attecchita, la pianta tende ad autoriseminarsi facilmente, tornando a fiorire ogni anno senza particolari cure.

Esposizione

L’Enagra ama il sole: per svilupparsi al meglio necessita di un’esposizione pienamente soleggiata. La luce diretta è fondamentale per garantire una fioritura abbondante e duratura. In zone eccessivamente ombreggiate, infatti, tende a produrre meno fiori e a crescere più esile.

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Potatura

La potatura dell’Enagra comune non è indispensabile, ma può essere utile per mantenere ordinato l’aspetto della pianta. Dopo la fioritura, si possono eliminare i fusti secchi e i fiori appassiti per favorire una nuova crescita e prevenire la dispersione incontrollata dei semi. Se coltivata in gruppo, una leggera potatura aiuta anche a contenere lo sviluppo e a favorire l’arieggiamento.

Rinvaso

Nel caso di coltivazione in vaso, il rinvaso va effettuato all’inizio della primavera, scegliendo un contenitore più grande e un terriccio leggero, arricchito con sabbia o perlite per favorire il drenaggio. Non è necessario rinvasare ogni anno: la pianta biennale può essere sostituita dopo la seconda stagione vegetativa.

Concimazione

L’Enagra non richiede concimazioni abbondanti. È sufficiente somministrare un fertilizzante organico o un concime universale a lenta cessione all’inizio della primavera, per sostenere la crescita e la fioritura. Un eccesso di nutrienti può favorire la crescita del fogliame a discapito dei fiori.

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Irrigazione

Questa pianta è piuttosto resistente alla siccità, ma gradisce annaffiature regolari durante i periodi caldi e asciutti, soprattutto se coltivata in vaso. È importante evitare ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici. In giardino, dopo l’attecchimento, può sopravvivere anche con le sole piogge naturali.

Parassiti e malattie

L’Enagra comune è una pianta rustica e raramente soggetta a malattie. Tuttavia, in condizioni di elevata umidità, può essere attaccata da afidi o oidio (mal bianco). In questi casi, si consiglia di intervenire tempestivamente con prodotti naturali, come il sapone molle o trattamenti a base di bicarbonato di sodio.

Moltiplicazione

La moltiplicazione avviene facilmente per seme. È possibile raccogliere i semi maturi dalle capsule in autunno e seminarli in primavera, direttamente in terra o in semenzaio. Le giovani piantine possono essere trapiantate quando hanno raggiunto una buona robustezza. In alternativa, si può lasciare che la pianta si risemini spontaneamente, creando splendide macchie di colore nel giardino anno dopo anno.