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Gelso bianco: guida completa alla coltivazione e alla cura

Gelso bianco: guida completa alla coltivazione e alla cura
Photo by chemical industry – Shutterstock
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Un albero resistente e versatile, apprezzato per la sua bellezza, l’ombra generosa e le molteplici applicazioni tradizionali.

Gelso bianco: guida completa alla coltivazione e alla cura
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Il Gelso bianco, noto scientificamente come Morus alba, è una pianta originaria dell’Asia orientale, introdotta in Europa secoli fa soprattutto per l’allevamento del baco da seta. Oggi è molto diffuso anche come albero ornamentale e da frutto, grazie alla sua adattabilità e alla facilità di coltivazione. È una scelta interessante per giardini e spazi verdi perché cresce rapidamente, richiede poche cure e offre un’ottima ombra durante l’estate.

Caratteristiche del gelso bianco

Il gelso bianco è un albero caducifoglie che può raggiungere anche i 10–15 metri di altezza. Ha una chioma ampia e irregolare, con foglie grandi, di colore verde brillante, spesso lobate. I frutti, simili a more allungate, maturano tra fine primavera e inizio estate e possono essere bianchi, rosati o violacei. Sono commestibili, dolci e succosi, anche se piuttosto delicati.

Coltivazione

È una pianta rustica e longeva, adatta anche a chi non ha grande esperienza. Si adatta bene a diversi tipi di terreno e resiste sia al caldo che al freddo, tollerando anche brevi periodi di siccità. Una volta attecchito, il gelso bianco richiede poche attenzioni.

Esposizione

Predilige una posizione soleggiata, dove può svilupparsi in modo armonioso e produrre più frutti. Tuttavia, cresce bene anche in mezz’ombra. È importante scegliere uno spazio adeguato, considerando le dimensioni che l’albero può raggiungere nel tempo.

Potatura

La potatura non è indispensabile, ma può essere utile per contenere la crescita o mantenere una forma equilibrata. Va effettuata preferibilmente a fine inverno, eliminando rami secchi, danneggiati o troppo disordinati. È bene evitare tagli drastici.

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Rinvaso

Il rinvaso riguarda solo gli esemplari coltivati in vaso, soprattutto nei primi anni di vita. Si effettua in primavera, scegliendo un contenitore più grande per permettere alle radici di espandersi. Una volta diventato adulto, è consigliabile la messa a dimora in piena terra.

Concimazione

Il gelso bianco non ha grandi esigenze nutritive. In primavera è possibile somministrare un concime organico o un fertilizzante a lenta cessione per favorire la crescita e la fruttificazione. Nei terreni fertili spesso non è nemmeno necessario concimare ogni anno.

Irrigazione

Nei primi anni dopo la piantagione è importante irrigare regolarmente, soprattutto durante i periodi caldi e asciutti. Una volta adulto, l’albero si accontenta delle piogge naturali, intervenendo solo in caso di siccità prolungata.

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Parassiti e malattie

È una pianta piuttosto resistente. Occasionalmente può essere attaccata da afidi o cocciniglie, facilmente controllabili con rimedi naturali o prodotti specifici. Le malattie fungine sono rare e generalmente legate a ristagni idrici.

Moltiplicazione

Il gelso bianco si moltiplica principalmente per talea legnosa o semilegnosa, prelevata in inverno o in estate. È possibile anche la propagazione da seme, anche se più lenta e meno prevedibile nei risultati.