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Bonus tetto 2025: quando si può rifare e quali agevolazioni richiedere

Bonus tetto 2025: quando si può rifare e quali agevolazioni richiedere
Photo by HeiKiwi – Pixabay
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Riparare o ristrutturare il tetto è possibile anche nel 2025 grazie a diverse detrazioni fiscali: ecco quali sono attive, chi può accedervi e quali interventi rientrano.

Bonus tetto 2025: quando si può rifare e quali agevolazioni richiedere
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Nel panorama delle agevolazioni edilizie 2025, il bonus tetto non esiste come misura autonoma, ma è possibile accedere a diversi bonus già attivi che comprendono anche gli interventi su tetti, solai e sottotetti. La Legge di Bilancio 2025 permette infatti di detrarre parte delle spese sostenute per queste opere, suddividendo l’importo in 10 rate annuali. I bonus utilizzabili per rifare il tetto sono:

  • Bonus ristrutturazione,
  • Ecobonus,
  • Sismabonus,
  • Superbonus (con limitazioni).

Scegliere l’agevolazione giusta dipende dalla tipologia di intervento, dalla destinazione dell’immobile, dai requisiti tecnici e dalla documentazione richiesta. I bonus non sono cumulabili, quindi bisogna optare per quello più adatto al proprio caso.

Come funziona il bonus tetto: differenze tra le agevolazioni

Con il bonus ristrutturazione è possibile recuperare fino al 50% della spesa per interventi sul tetto della prima casa, con un tetto massimo di 96.000 euro. Per le seconde case, la detrazione scende al 36%. L’Ecobonus prevede percentuali simili, ma è riservato esclusivamente a interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio. In questo caso è necessario l’attestato di un tecnico abilitato da trasmettere all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.

Il Sismabonus consente invece di ottenere agevolazioni per opere che aumentano la sicurezza statica del tetto, soprattutto in zone a rischio sismico. Il Superbonus, infine, è ormai riservato quasi esclusivamente ai condomini e richiede che i lavori portino a un salto di almeno due classi energetiche. La detrazione può arrivare fino al 65%, ma solo se l’intervento è parte di un progetto complessivo sull’intero edificio.

Quali lavori sul tetto danno diritto al bonus

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Photo by ChiemSeherin – Pixabay

La detrazione fiscale può riguardare diverse tipologie di lavori, a patto che siano documentati correttamente e rientrino nelle finalità previste dai singoli bonus. Sono considerati validi:

  • la riparazione o sostituzione della copertura,
  • il consolidamento del solaio o della soffitta,
  • la realizzazione o trasformazione del sottotetto (senza cambio d’uso),
  • l’installazione di canna fumaria,
  • l’integrazione di impianti fotovoltaici o termici.

Anche interventi su cornicioni, soppalchi e altri elementi strutturali del tetto sono ammessi. Per il Superbonus, però, i lavori devono riguardare l’intero stabile condominiale, e non singole unità. Gli altri bonus invece possono essere richiesti anche da proprietari individuali, purché si rispettino le condizioni e i tempi di scadenza, fissati al 31 dicembre 2025.

Attenzione a requisiti, documenti e scadenze

Accedere alle detrazioni richiede attenzione a documentazione, modalità di pagamento e tempistiche. I lavori devono essere eseguiti da imprese abilitate e regolarmente fatturati. I pagamenti devono avvenire con strumenti tracciabili, come bonifico parlante, e tutti i documenti vanno conservati per eventuali controlli. In alcuni casi (come per l’Ecobonus o il Superbonus) è necessario anche il visto di conformità e l’asseverazione tecnica. Scegliere in modo consapevole il bonus più adatto, valutando anche la destinazione d’uso dell’immobile e il tipo di intervento da realizzare, può fare la differenza tra ottenere il massimo dell’agevolazione o non accedervi affatto.