Decorativa, facile da coltivare e perfetta per gli interni: scopri tutto sulla Calathea makoyana, nota anche come “pianta pavone”.

La Calathea makoyana, oggi classificata come Goeppertia makoyana, è una pianta d’appartamento molto apprezzata per il suo fogliame ornamentale che ricorda le piume di un pavone. Le sue foglie, dai disegni elaborati e dai colori contrastanti, la rendono un’aggiunta vivace e sofisticata a qualsiasi ambiente domestico. Originaria delle foreste tropicali del Brasile, questa pianta non solo conquista per la sua bellezza, ma anche per la capacità di adattarsi alla vita in casa, a patto di rispettarne alcune esigenze fondamentali.
Caratteristiche di Calathea makoyana
La Calathea makoyana si distingue per le sue foglie sottili, larghe e ovali, verde chiaro con venature verde scuro e porpora sul retro. Questa combinazione crea un effetto ottico unico, che ricorda appunto le piume del pavone. Le foglie si chiudono leggermente di notte e si riaprono al mattino, un comportamento noto come nictinastia, che rende la pianta ancora più affascinante da osservare. Non produce fiori particolarmente appariscenti, ma il suo valore ornamentale risiede tutto nel fogliame.
Coltivazione
Coltivare la Calathea makoyana non è difficile, ma richiede attenzione a umidità, temperatura e luce. Essendo una pianta tropicale, predilige ambienti caldi e umidi. Si sviluppa bene in vasi con terriccio leggero, drenante e leggermente acido. Una miscela ideale può includere torba, fibra di cocco e perlite, per garantire il giusto equilibrio tra ritenzione idrica e drenaggio.

Esposizione
La Calathea makoyana teme la luce diretta del sole, che può scolorire le foglie o provocare bruciature. Meglio sistemarla in un punto luminoso ma schermato, come vicino a una finestra esposta a est o nord. In ambienti troppo bui, però, la pianta può rallentare la crescita e perdere intensità nei colori delle foglie. L’illuminazione artificiale può essere un buon supporto in ambienti poco illuminati naturalmente.
Potatura
La potatura della Calathea makoyana è minima e serve principalmente a rimuovere foglie secche o danneggiate. È importante usare forbici ben pulite e affilate per evitare di trasmettere malattie. Non va mai tagliata in modo drastico: la pianta si rigenera spontaneamente con la crescita di nuove foglie dal centro.
Rinvaso
Il rinvaso si effettua ogni 1-2 anni, preferibilmente in primavera, quando la pianta riprende a crescere attivamente. Scegli un vaso leggermente più grande e assicurati che abbia un buon drenaggio. Il nuovo substrato deve essere fresco, leggero e ben areato, per favorire lo sviluppo delle radici e prevenire ristagni idrici.

Concimazione
Durante la stagione di crescita, dalla primavera all’inizio dell’autunno, la Calathea beneficia di una concimazione regolare ogni 3-4 settimane. Si consiglia un fertilizzante liquido bilanciato, diluito a metà dose, per non sovraccaricare la pianta. In inverno, la concimazione può essere sospesa, poiché la crescita rallenta naturalmente.
Irrigazione
Ama l’umidità costante, ma non tollera i ristagni. L’ideale è mantenere il terriccio leggermente umido, annaffiando quando i primi centimetri del terreno risultano asciutti. Meglio usare acqua a temperatura ambiente, possibilmente non calcarea. L’acqua piovana o distillata è una buona scelta. Per aumentare l’umidità, si possono utilizzare umidificatori o semplici sottovasi con argilla espansa e acqua.

Parassiti e malattie
Tra i problemi più comuni ci sono gli acari e la cocciniglia, soprattutto in ambienti troppo secchi. Segni come puntini gialli, foglie arricciate o presenza di residui appiccicosi possono indicare infestazioni. È utile controllare regolarmente la pianta e intervenire con prodotti specifici, preferibilmente naturali, come il sapone molle o l’olio di neem.
Moltiplicazione
La Calathea makoyana si moltiplica per divisione dei cespi durante il rinvaso. Quando la pianta ha sviluppato più fusti, è possibile separare delicatamente i rizomi, facendo attenzione a non danneggiare le radici. Ogni porzione va piantata in un vaso proprio, con terriccio fresco, mantenendo un ambiente caldo e umido fino all’attecchimento.