Una pianta vigorosa e decorativa, ideale per giardini e pergolati grazie ai suoi fiori discreti e alle bacche vivaci che regalano colore per mesi.

Il Celastro, conosciuto scientificamente come Celastrus orbiculatus, è una pianta rampicante originaria dell’Asia orientale che negli ultimi anni ha conquistato un posto anche nei giardini europei. Il suo fascino sta soprattutto nella capacità di intrecciarsi a supporti, muri o pergolati, creando scenari naturali suggestivi. Le bacche arancioni che maturano in autunno aggiungono un tocco di colore vivace, rendendolo una scelta molto apprezzata dagli amanti del verde ornamentale.
Caratteristiche di Celastro
Il Celastro è una pianta rampicante a foglia caduca, che può raggiungere facilmente i 10-12 metri di altezza se ben supportata. Le foglie sono rotondeggianti, di un verde intenso durante la primavera e l’estate, per poi tingersi di giallo dorato in autunno. I fiori, piccoli e poco appariscenti, sbocciano in primavera, mentre i frutti – capsule gialle che si aprono mostrando semi rosso-arancio – compaiono in autunno e restano ornamentali anche in inverno.
Coltivazione
Il Celastro è una pianta piuttosto rustica e adattabile. Cresce bene sia in piena terra che in vaso, purché abbia un supporto su cui arrampicarsi. È adatto a giardini, pergolati, recinzioni e muri, dove può creare barriere verdi decorative. Si tratta di una pianta a crescita rapida, quindi richiede un minimo di attenzione nella gestione degli spazi.

Esposizione
Questa pianta predilige posizioni soleggiate o a mezz’ombra. In pieno sole produce una fioritura più abbondante e bacche più colorate, ma tollera bene anche zone leggermente ombreggiate. È resistente al freddo e può sopportare temperature anche sotto lo zero, il che la rende adatta a gran parte delle regioni italiane.
Potatura
La potatura è necessaria per contenere la crescita vigorosa e mantenere la forma desiderata. È consigliabile intervenire a fine inverno o all’inizio della primavera, eliminando i rami secchi o troppo disordinati. Nei giardini piccoli è bene controllarne lo sviluppo, poiché tende a espandersi velocemente.
Rinvaso
Se coltivato in vaso, il Celastro va rinvasato ogni 2-3 anni, preferibilmente in primavera. È opportuno utilizzare un contenitore leggermente più grande del precedente e un terriccio universale ben drenato. Dopo il rinvaso, è importante irrigare abbondantemente per favorire l’attecchimento.
Concimazione
Durante la primavera e l’estate è utile somministrare un concime bilanciato ogni 4-6 settimane per favorire la crescita e la produzione di bacche. In autunno si può preferire un fertilizzante ricco di potassio, che sostiene la maturazione dei frutti e rinforza la pianta in vista dell’inverno.

Irrigazione
Il Celastro non ha esigenze idriche eccessive. In piena terra è sufficiente annaffiare solo nei periodi di siccità prolungata, mentre in vaso richiede irrigazioni più frequenti, soprattutto in estate. È importante evitare ristagni d’acqua, che possono danneggiare le radici.
Parassiti e malattie
Questa pianta è generalmente resistente, ma può essere attaccata da afidi o cocciniglie, che si eliminano facilmente con trattamenti specifici o rimedi naturali come il sapone molle. In condizioni di umidità elevata può sviluppare marciumi radicali, prevenibili con un buon drenaggio.
Moltiplicazione
Il Celastro può essere moltiplicato tramite semina o talea. La semina si effettua in primavera, ma richiede pazienza perché i tempi di germinazione sono lunghi. Più rapida è la moltiplicazione per talea semilegnosa, che si esegue a fine estate, prelevando porzioni di ramo da mettere a radicare in un substrato leggero e umido.