La transizione verso un’economia verde non è solo un dovere etico, ma una splendida opportunità di crescita economica per l’Italia. Ma come si inserisce il nostro paese in questo quadro? E quali sono le implicazioni concrete sul piano industriale e ambientale? Esploriamo da vicino questo scenario e scopriamo perché investire nel verde è non solo una necessità, ma un’ottima strategia di business.
Negli ultimi anni, il rapporto GreenItaly si è affermato come un punto di riferimento fondamentale nella discussione sulla sostenibilità economica e ambientale in Italia. A distanza di sedici anni dalla sua prima edizione, GreenItaly 2025 mette in luce con dati concreti quanto la green economy sia un pilastro fondamentale dello sviluppo nazionale. Con il contributo di numerosi enti e oltre venti esperti, il rapporto evidenzia come la sostenibilità offra un vantaggio competitivo alle aziende e ai territori che ne fanno il loro punto di forza.
L’ascesa della sostenibilità economica
Nel contesto odierno, il legame tra sostenibilità e profitto è più forte che mai. Non si tratta solo di perseguire un ideale, ma di una necessità economica. Come afferma Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, "la spinta verso la sostenibilità non nasce da una semplice passione ambientalista, ma da un razionale calcolo economico". Investire nell’energia rinnovabile, nell’innovazione e nella qualità non è un onere bensì un’opportunità per rafforzare la posizione delle imprese italiane nel mercato globale.
Guardando oltre le nostre coste, emerge un problema: la competizione con colossi come la Cina è irrealizzabile sulla produzione di massa. Tuttavia, l’Italia può puntare sulle sue capacità distintive, come il riciclo efficiente e l’innovazione nel riutilizzo dei materiali. Questa strategia è già in atto, come dimostrato dai dati Eurostat del 2023, che posizionano l’Italia al vertice europeo per il riciclo dei rifiuti con un impressionante 92,6%.
Italia: il pioniere verde in Europa
Mentre la COP 30 si avvicina, l’Italia può vantare la sua leadership europea in ambito sostenibile. Il rapporto GreenItaly 2025 rivela significativi progressi in aree chiave come l’innovazione e la competitività, rafforzando non solo l’economia ma anche la coesione sociale. Questi miglioramenti, seppur spesso frenati da iter burocratici e disomogeneità normative, indicano la strada per una transizione più efficace.
Alessandro Rinaldi, vice direttore generale del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, ha sottolineato come le aziende abbiano finalmente riconosciuto la sostenibilità come un vero e proprio asset competitivo. Non solo un dovere etico, ma una risorsa cruciale per ridurre i costi energetici e raggiungere l’autonomia. Le aziende che hanno abbracciato questo cambiamento mostrano performance nettamente superiori, non solo in termini di efficienza e fatturato, ma anche per la capacità di creare nuovi posti di lavoro.
Sfide e opportunità dei green jobs
Il futuro dell’economia italiana potrebbe dipendere dai "green jobs", eppure c’è un nodo da sciogliere: la carenza di figure professionali qualificate. Con il 13,8% dei contratti già legati a questa sfera, la domanda cresce, ma le competenze necessarie non sono ancora sufficientemente diffuse. Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come le aziende dotate di brevetti in tecnologie verdi mostrino una produttività superiore del 17% rispetto alla media. Il gap in termini di professionalità specializzate rappresenta dunque una sfida da affrontare per vincere la corsa verso la sostenibilità.
Il riciclo, uno dei fiori all’occhiello italiani, conferma il suo primato con risultati eccezionali: i tassi di riciclo di carta, vetro e acciaio sono tra i più alti d’Europa, anticipando di ben dieci anni gli obiettivi UE per il 2030. Una leadership che ribadisce la necessità di continuare ad investire nella formazione e nello sviluppo di competenze necessarie per sostenere una transizione verde che possa realmente divenire un elemento di competitività nazionale.
La transizione verde non è un viaggio facile, ma i dati e le strategie delineate dal Rapporto GreenItaly 2025 mostrano che il cammino è già tracciato: è il momento per l’Italia di consolidare la propria posizione di leader in Europa nella sostenibilità.
Fonte: www.rinnovabili.it

