Elementi di design ma anche di sicurezza: ecco cosa prevede la legge per installare correttamente una recinzione nel proprio spazio verde.

Il giardino è un rifugio di relax e bellezza, ma quando si affaccia su una strada o su proprietà confinanti, definire chiaramente i perimetri diventa essenziale. La recinzione, in questo senso, non è solo un elemento funzionale, ma anche una soluzione estetica per valorizzare l’intero spazio. Tuttavia, prima di procedere con l’installazione, è fondamentale capire quali norme urbanistiche si applicano e quali limiti bisogna rispettare per evitare sanzioni o contestazioni.
Recinzioni trasparenti o cieche: le differenze contano
In ambito edilizio, le recinzioni si distinguono principalmente in trasparenti (come reti metalliche, grigliati o inferriate) e cieche (come muretti o barriere in cemento). Le prime consentono il passaggio della luce e offrono una percezione più aperta dello spazio, le seconde garantiscono privacy ma possono dare una sensazione di chiusura. Le normative variano a seconda della tipologia:
- Per le recinzioni trasparenti, l’altezza massima consentita è di 3 metri, che scendono a 2 metri se si affacciano su strade o piazze.
- Per le recinzioni cieche, i limiti sono più stringenti: non possono superare i 3 metri, e devono rispettare una distanza minima dalle aperture di edifici adiacenti.
Come cambiano le regole in base alla zona
Non tutte le zone urbane seguono le stesse regole. Nelle aree storiche (zona A), ad esempio, le recinzioni devono essere realizzate in muratura, utilizzando materiali in armonia con l’architettura circostante. In zona B, C e D, invece, si prediligono strutture trasparenti (come staccionate in legno o inferriate), lasciando spazio alle recinzioni cieche solo se affacciano su proprietà private.
Per le zone agricole, le recinzioni sono ammesse in casi specifici, come edifici di nuova costruzione o motivi di sicurezza. Anche in questi contesti, il muro di cinta non deve superare i 3 metri di altezza.
Verifiche, limiti e buonsenso

Oltre all’altezza e al tipo di struttura, va sempre verificato se la zona è soggetta a vincoli paesaggistici o urbanistici, oppure se il Comune prevede Regolamenti edilizi locali più restrittivi. In ogni caso, la recinzione non può ledere i diritti di veduta o privacy altrui, né può essere eretta sul confine senza accordo tra le parti. Il consiglio è quello di verificare sempre con l’ufficio tecnico comunale e, in caso di dubbi, affidarsi a un professionista. Una recinzione ben progettata, infatti, non solo protegge, ma valorizza e integra l’identità dell’abitazione.