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Albicocco comune: come coltivarlo con successo e ottenere frutti sani e gustosi

Albicocco comune: come coltivarlo con successo e ottenere frutti sani e gustosi
Photo by jggrz – Pixabay
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Scopri tutto ciò che c’è da sapere sull’albicocco comune, dalla coltivazione alla potatura, per farlo crescere rigoglioso e produttivo.

Albicocco comune: come coltivarlo con successo e ottenere frutti sani e gustosi
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Il Prunus armeniaca, conosciuto come albicocco comune, è una pianta da frutto apprezzata per i suoi frutti succosi e dolci. Originario dell’Asia centrale, si è diffuso nel bacino del Mediterraneo grazie alla sua capacità di adattarsi bene a diversi climi. Oltre al valore alimentare dei suoi frutti, l’albicocco è anche un albero ornamentale, grazie alla sua fioritura abbondante e delicata che anticipa la primavera. Coltivarlo con successo richiede alcune attenzioni, ma con pochi accorgimenti può dare grandi soddisfazioni anche ai giardinieri alle prime armi.

Caratteristiche di Albicocco comune

L’albicocco è un albero di medie dimensioni, che può raggiungere i 6-8 metri di altezza. Ha una chioma arrotondata e foglie verde brillante, ovate e leggermente appuntite. In primavera, prima ancora che compaiano le foglie, l’albero si riempie di fiori bianchi o rosati, molto decorativi. I frutti, che maturano tra giugno e luglio, sono drupe rotonde di colore giallo-aranciato, spesso con una sfumatura rossastra. La polpa è dolce e succosa, con un nocciolo centrale duro che contiene un seme amarognolo.

Coltivazione

L’albicocco si adatta bene sia in piena terra che in vaso (nelle varietà nane), purché riceva luce a sufficienza e sia collocato in un ambiente riparato dai venti forti. È importante scegliere una posizione con un buon drenaggio, poiché non tollera i ristagni idrici. La messa a dimora va effettuata in autunno o all’inizio della primavera. In vaso, è preferibile usare un terriccio fertile misto a sabbia o perlite per garantire leggerezza e drenaggio.

Esposizione

Per una crescita sana e una buona produzione di frutti, l’albicocco richiede un’esposizione soleggiata, possibilmente a sud o sud-ovest. Ha bisogno di almeno 6 ore di sole diretto al giorno. Teme le gelate tardive, che possono danneggiare i fiori e compromettere la fruttificazione, quindi è consigliabile posizionarlo in un luogo riparato o coltivarlo in vaso per poterlo spostare.

Potatura

La potatura è essenziale per mantenere l’albero in salute e stimolare una fruttificazione regolare. Va effettuata alla fine dell’inverno, eliminando i rami secchi, danneggiati o troppo fitti, per favorire la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce. Durante l’estate si può intervenire leggermente per eliminare i succhioni (getti vigorosi non produttivi). L’albicocco fruttifica sui rami dell’anno precedente, quindi è importante non potare in modo eccessivo.

Rinvaso

Se coltivato in vaso, l’albicocco andrebbe rinvasato ogni 2-3 anni, preferibilmente a fine inverno o inizio primavera, sostituendo parte del terriccio esausto con uno nuovo ricco di sostanza organica. Il nuovo contenitore deve essere di dimensioni leggermente superiori al precedente e avere fori di drenaggio ben funzionanti.

Concimazione

La concimazione va fatta a fine inverno, utilizzando concimi organici (letame maturo, compost) o granulari a lenta cessione ricchi di potassio e fosforo, utili per stimolare la fioritura e la fruttificazione. In primavera e inizio estate si può integrare con fertilizzanti liquidi specifici per piante da frutto, ogni 15-20 giorni.

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Irrigazione

L’albicocco ha bisogno di annaffiature regolari, soprattutto nei mesi più caldi e durante la fase di sviluppo dei frutti. Il terreno deve rimanere umido ma mai zuppo. È importante ridurre le irrigazioni in autunno e sospenderle del tutto in inverno, per evitare marciumi radicali.

Parassiti e malattie

Tra i nemici più comuni dell’albicocco ci sono afidi, mosca della frutta e cocciniglia, oltre a malattie fungine come monilia, bolla e corineo. La prevenzione è fondamentale: si consiglia l’uso di prodotti rameici in inverno e di trattamenti naturali, come sapone molle o olio di neem, in caso di infestazioni leggere. Una corretta potatura e l’arieggiamento della chioma aiutano a ridurre il rischio di malattie.

Moltiplicazione

L’albicocco si può moltiplicare per seme, anche se i risultati sono spesso incerti per la qualità del frutto, oppure tramite innesto su portainnesti compatibili (come il susino o il mandorlo), metodo più utilizzato a livello professionale. In ambito hobbistico si può tentare anche la talea legnosa o la propagazione per margotta, con risultati variabili ma soddisfacenti.