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Edera svedese: la pianta sempreverde facile da coltivare

Edera svedese: la pianta sempreverde facile da coltivare
Foto by Lienda Yunita Aponno – Shutterstock
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Scopri tutto sull’edera svedese (Plectranthus verticillatus), una pianta ornamentale resistente e decorativa, ideale per abbellire ambienti interni e terrazzi.

Edera svedese: la pianta sempreverde facile da coltivare
Foto by Rofidd – Shutterstock

L’edera svedese (Plectranthus verticillatus) è una pianta sempreverde originaria dell’Africa meridionale, ma da anni apprezzata in tutto il mondo per la sua bellezza e la facilità di coltivazione. Nonostante il nome, non ha nulla a che vedere con la comune edera (Hedera helix): appartiene infatti alla famiglia delle Lamiaceae, la stessa della menta. È una pianta pendente o ricadente, caratterizzata da foglie carnose e profumate, che la rendono perfetta per vasi sospesi, balconi o davanzali luminosi.

Caratteristiche di edera svedese

L’edera svedese presenta fusti erbacei e ricadenti, che possono raggiungere fino a 60-80 cm di lunghezza. Le foglie sono ovali, spesse e leggermente dentellate, di un verde brillante con venature più chiare. Quando sfregate, emanano un profumo gradevole e fresco, simile a quello della menta. In estate può produrre piccoli fiori bianchi o lilla, discreti ma ornamentali. È una pianta vigorosa, facile da coltivare e perfetta per chi desidera un tocco di verde senza troppe attenzioni.

Coltivazione

Coltivare l’edera svedese è semplice e alla portata di tutti. Può essere coltivata in vaso, in giardino o in cesti sospesi, purché il terreno sia leggero, fertile e ben drenato. Si adatta bene sia in casa che all’aperto, purché non venga esposta a temperature inferiori ai 10°C. Durante i mesi più freddi, è consigliabile tenerla in un ambiente luminoso e riparato dal gelo.

Esposizione

Questa pianta ama la luce, ma non il sole diretto, che può bruciare le foglie. L’ideale è collocarla in un luogo luminoso, come una finestra esposta a est o a ovest, oppure in terrazza in una zona semiombreggiata. In estate può vivere all’aperto, purché protetta dal sole nelle ore più calde.

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Potatura

La potatura dell’edera svedese serve a mantenerla compatta e rigogliosa. È sufficiente eliminare i rami secchi o troppo lunghi, soprattutto in primavera, per favorire la crescita di nuovi getti laterali. Inoltre, cimare le punte dei rami stimola una vegetazione più fitta e ordinata, perfetta per ottenere un effetto decorativo più pieno.

Rinvaso

Il rinvaso va eseguito ogni 1-2 anni, preferibilmente in primavera. Si consiglia di scegliere un vaso leggermente più grande del precedente e di utilizzare un terriccio universale di buona qualità, arricchito con sabbia o perlite per favorire il drenaggio. Un corretto rinvaso garantisce un migliore sviluppo delle radici e una crescita vigorosa.

Concimazione

Durante il periodo vegetativo, da marzo a settembre, l’edera svedese va concimata ogni due settimane con un fertilizzante liquido per piante verdi, diluito nell’acqua di irrigazione. In autunno e in inverno, quando la crescita rallenta, è sufficiente sospendere o ridurre la frequenza delle concimazioni.

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Foto by Lienda Yunita Aponno – Shutterstock

Irrigazione

L’irrigazione deve essere regolare ma mai eccessiva. Il terreno va mantenuto leggermente umido, evitando però ristagni d’acqua che potrebbero provocare marciumi radicali. In estate può essere necessario annaffiare anche ogni due o tre giorni, mentre in inverno basta ridurre la frequenza. È utile vaporizzare le foglie per mantenere un buon livello di umidità ambientale, specialmente se la pianta si trova in casa.

Parassiti e malattie

L’edera svedese è generalmente resistente, ma può essere soggetta all’attacco di afidi o cocciniglie, soprattutto in ambienti caldi e secchi. In questi casi, è utile pulire le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e sapone di Marsiglia, oppure intervenire con un insetticida naturale. Attenzione anche ai ristagni d’acqua, che possono causare muffe e marciumi.

Moltiplicazione

La moltiplicazione avviene facilmente per talea. In primavera o in estate, si possono prelevare porzioni di fusto lunghe circa 10 cm, da mettere in acqua o in un vasetto con terriccio umido. Dopo poche settimane, le talee radicheranno e potranno essere trapiantate in un nuovo vaso. Questo metodo semplice permette di ottenere nuove piante sane e rigogliose in poco tempo.