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BCE: nuovi ostacoli per i mutui di case vulnerabili al clima

BCE: nuovi ostacoli per i mutui di case vulnerabili al clima
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Le abitazioni con elevate prestazioni energetiche hanno un vantaggio significativo nel mercato dei mutui. Con le preoccupazioni climatiche in aumento, gli istituti di credito stanno adottando politiche più restrittive per le case con valutazioni energetiche inferiori.

BCE: nuovi ostacoli per i mutui di case vulnerabili al clima

La crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale sta influenzando profondamente anche il mercato immobiliare e creditizio europeo. La Banca Centrale Europea (BCE), nel suo ultimo bollettino economico del 2025, segnala infatti un cambiamento significativo nelle politiche dei mutui: le abitazioni con basse prestazioni energetiche o situate in zone a rischio climatico stanno incontrando nuove difficoltà nell’ottenere finanziamenti vantaggiosi.

Il rapporto tra mutui e prestazioni energetiche

Scegliere una casa a bassa efficienza energetica o situata in aree a rischio ambientale può complicare l’ottenimento di mutui vantaggiosi. Secondo il quinto bollettino economico del 2025 della Banca Centrale Europea (BCE), le politiche bancarie rispetto ai prestiti hanno visto un’evoluzione. Mentre i mutui per edifici di classe energetica alta o media sono concessi con più facilità, quelli per edifici meno performanti energeticamente subiscono maggiori restrizioni. Recentemente, la BCE ha osservato che l’offerta di mutui è stata allentata per le case che vantano alte performance energetiche, in netsato un inasprimento netto per quelle di minore efficienza.

Gli effetti dei rischi fisici sugli immobili

L’incremento di fenomeni climatici estremi ha ridefinito le percezioni di rischio associate agli immobili. Gli edifici situati in aree vulnerabili vedono un’aggravarsi delle condizioni di prestito, poiché il rischio di danni cresce. Tale incertezza non solo influenza la capacità di rimborso dei mutui, ma provoca anche un aumento dei tassi d’interesse. Nonostante ci siano prestiti agevolati per chi investe in miglioramenti energetici, l’incertezza normativa futura può dissuadere. Tuttavia, chi punta a edifici con classi energetiche elevate, come A o B, trova nei mutui green un’opportunità di accesso a condizioni economiche più favorevoli.

Vantaggi dei mutui green

Il panorama dei mutui vede un crescente interesse verso quelli definiti green. Confrontando un tipico mutuo medio, le offerte a tasso fisso per abitazioni ad alta efficienza partono da un Tan del 2,75%, mentre per le meno performanti i tassi salgono rispettivamente al 2,98%. La differenza può tradursi in risparmi notevoli lungo la durata del prestito: fino a 4.500 euro in 25 anni scegliendo un mutuo green a tasso fisso rispetto a uno tradizionale. Secondo i dati di Facile.it, i prestiti green stanno aumentando la loro quota di mercato, un trend spinto sia dalla crescente disponibilità di immobili idonei sia dall’incremento delle banche che offrono tali prestiti con incentivi sul tasso. Il futuro sembra promettente per coloro che scelgono un approccio energetico-cosciente nell’acquisto della casa.

Fonte: www.rinnovabili.it