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Il postino del futuro al Most 2025: auto a guida autonoma, e-bike cargo e droni

Il postino del futuro al Most 2025: auto a guida autonoma, e-bike cargo e droni
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In un mondo in continua trasformazione, il volto del postino si evolve inglobando tecnologie innovative che puntano alla sostenibilità. Al Most 2025, la manifestazione dedicata alla mobilità sostenibile, si sono presentate soluzioni all’avanguardia sviluppate da Poste Italiane, in collaborazione con partner universitari e aziende private. L’obiettivo? Una logistica urbana efficiente e a basso impatto ambientale.

Il prototipo a guida autonoma: innovazione in movimento

La protagonista indiscussa dell’esposizione è senza dubbio "Boxi", il veicolo completamente autonomo ideato dall’Università di Modena e Reggio Emilia per Poste Italiane. Questo quadriciclo avveniristico intende rivoluzionare la consegna dell’"ultimo miglio" nelle città, ovvero quel tratto finale di strada che un pacco deve percorrere dai centri di smistamento fino alla destinazione finale. "Boxi" rappresenta la fusione tra flessibilità e sostenibilità: locker mobili in grado di integrarsi con le esigenze dei cittadini, eliminando gli orari rigidi e i posizionamenti fissi. Come afferma Massimiliano Demasi, responsabile dell’Innovazione: "Il nostro scopo è garantire soluzioni personalizzabili che ottimizzano ogni consegna adattandosi in tempo reale ai bisogni dei nostri utenti".

Tuttavia, "Boxi" non è soltanto dedicato ai pacchi, ma è progettato per affiancare e potenziare il lavoro dei tradizionali portalettere, operando come un punto di rifornimento mobile che li supporta lungo il percorso, ottimizzando l’efficienza del loro servizio. Un veicolo non sostituisce quindi l’umano, piuttosto, ne amplia le possibilità.

Droni per consegne su isole: la sfida del trasporto aereo

Il mare non è più un ostacolo per la logistica grazie ai droni; in particolare, Poste Italiane ha testato un progetto pilota in cui droni a lungo raggio con capacità di volo BVLOS (Beyond Visual Line of Sight) sono stati impiegati per consegne sulle isole, come a Procida. Con un’autonomia di volo di 15 chilometri, questi droni hanno dimostrato di poter sollevare e trasportare pacchi fino a 30 chilogrammi, offrendo una soluzione innovativa al problema della velocità e dell’efficienza nelle consegne su isole minori. "La nostra gestione integrata prevede il controllo centralizzato delle rotte da terra, minimizzando l’intervento umano e ottimizzando le risposte ad eventuali imprevisti", spiega Demasi.

Questa iniziativa si pone come banco di prova per futuri sviluppi che potrebbero rendere i droni uno strumento quotidiano nei contesti urbani e suburbani, laddove i mezzi tradizionali risultano meno efficaci.

E-bike cargo: una pedalata verso il futuro

Tra le novità più interessanti vi sono anche le cargo bike a tre ruote progettate per offrire performance eccellenti in termini di efficienza e sostenibilità. Concepiti come piccoli magazzini mobili, questi tricicli sono equipaggiati con pannelli solari, che ne supportano i sistemi elettronici e garantiscono un impatto ambientale ridotto. "L’integrazione di sensori intelligenti trasforma i nostri veicoli non solo in strumenti per la consegna, ma anche in centraline mobili per il monitoraggio dell’ambiente urbano", ha sottolineato Demasi, rimarcando l’importanza delle e-bike per raccogliere dati preziosi su qualità dell’aria, temperatura e altri parametri climatici.

Attualmente, cinque di questi veicoli sono operativi, contribuendo significativamente a una logistica più sostenibile nei centri urbani come Bari, sfruttando la doppia funzione di consegnare merci e raccogliere dati per le amministrazioni locali. Uno sforzo che rappresenta un vero e proprio balzo in avanti verso una città più intelligente e responsiva, allineata con le esigenze del futuro.

Con queste innovazioni, Poste Italiane sta ridefinendo il ruolo del corriere urbano, in un melodioso connubio tra tecnologia e responsabilità ambientale. La rivoluzione è già iniziata, e la strada da percorrere, tra droni e biciclette solari, sembra promettente.

Fonte: www.rinnovabili.it